Intervista sul Management post-Covid 19
- giuseppe de feo
- 6 mag 2020
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 10 mag 2020

A partire dal post precedente (“Le domande del virus”), ho pensato ad alcuni temi di approfondimento. Di seguito li presento in forma di domande, che pongo ad alcuni manager di Politiche di Risorse Umane. Nei prossimi post pubblicherò i loro punti di vista. Il blog è aperto a tutti i contributi professionali che vogliano sviluppare il dialogo.
Premessa
L’epidemia come emergenza estrema a un certo punto passerà, verrà anche trovato un vaccino, ma le scelte organizzative, politiche e manageriali, che facciamo in questi giorni potranno influenzare le nostre vite di donne e uomini d’azienda molto a lungo. Dobbiamo fare attenzione alle nostre scelte per non pregiudicare le possibili evoluzioni positive dei prossimi anni. Potremo dire un giorno che il virus ci ha insegnato qualcosa, proprio mettendoci in crisi con “le sue domande”. Ciò che segue sono semplicemente spunti per la riflessione e non vanno considerati come interrogativi formali di un’intervista strutturata. Ognuno degli interlocutori potrà reagire aggregando liberamente idee e stimoli, rispondendo ad alcuni di essi secondo la propria sensibilità ed esperienza gestionale.
Temi strategici globali
1. È possibile conciliare sfide complesse (che riguardano di fatto intere popolazioni se non il Pianeta) quali - ad esempio - la salute, il clima, la tutela dell’ambiente, con la redditività delle aziende? Possono le aziende fare la loro parte in queste sfide globali?
2. Il neoliberismo può ancora essere considerato l’ideologia che anima nei fatti lo sviluppo delle aziende e delle nazioni, in una realtà tuttora di continua globalizzazione? Come dobbiamo considerare quest’ultima? Si possono individuare nuove formule per la crescita?
Smart Working
3. La pandemia con la sua richiesta disciplinare del “distanziamento sociale” sembra richiedere tutto d’un colpo la realizzazione del processo, auspicato da tempo, di “emancipazione” delle persone in azienda. Ciò vuol dire che, in qualche modo, viene sfidata l’ideologia di fondo del management o, meglio, che dobbiamo decisamente prendere posizione: vogliamo aderire alla teoria x o a quella y? Si ritiene che le persone debbano essere sottoposte a controlli e costrizioni, magari con l’aiuto delle più sofisticate tecnologie digitali, oppure - al contrario - che siano degne di fiducia e capaci di autonomia?
Innovazioni nei modelli/metodi manageriali
4. Quali modelli, pratiche e strumenti potrà mettere in campo il management nei confronti delle persone, per ottenere i risultati necessari a condurre in salvo le aziende nei prossimi mesi ed anni, di fronte alla recessione e alla crisi della globalizzazione?
5. Come realizzare il controllo dei processi e delle attività complesse e insieme ottenere la fiducia da parte delle persone?
6. Si possono ipotizzare forme innovative di lavoro in team in contesti di distanziamento sociale?
7. Solidarietà, controllo, bene comune, regolamentazione, temporanea rinuncia alle libertà individuali: sono termini conciliabili?

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